Tartufo Bianchetto
Aspetto: il tartufo bianchetto condivide nell’aspetto esteriore molte
caratteristiche con il tartufo bianco pregiato. Ha forma globosa, anche se
meno irregolare, e peridio liscio e color ocra-biancastro, tendente talvolta
a toni più scuri tra il grigio e il bruno. Le differenze più vistose con il tartufo
bianco si riscontrano nella gleba, che nel bianchetto ha venature più
grossolane. A differenza del tartufo bianco, il bianchetto quando matura si
scurisce sia all’interno che all’esterno, assumendo toni più bruni e rossastri.
Le dimensioni sono di solito inferiori a quelle del tartufo bianco, e solo in
rarissimi casi superano i dieci centimetri.
Profumo e sapore: l’odore è tenue all’inizio e si fa più intenso a maturazione
completata, assumendo toni più forti e piccanti che ricordano vagamente
il profumo dell’aglio.
Habitat: cresce sia lungo i litoranei che nelle zone pianeggianti, collinari e
montuose entro i mille metri di altitudine, presso boschi di latifoglie, in
simbiosi con esemplari della famiglia delle querce (roverella, rovere, cerro
e leccio), carpini e carpini bianchi, esemplari della famiglia dei pioppi
(pioppo bianco e nero e pioppo tremulo), faggio, nocciolo, tiglio, esemplari
di salice (il salice bianco e il salicone), esemplari di pino (il pino nero, il pino
domestico e il pino d’Aleppo), il larice, il cedro e l’abete
Periodo di raccolta: tra gennaio e aprile.